martedì 13 novembre 2007

salita al col de moi - trail d'autunno (autogestito)



(road book: grazie GioCai!!!)


domenica 25 novembre 2007
Valmareno (Tv)
Ritrovo al piazzale della chiesa di Valmareno
partenza ore 9.00


ITINERARIO
sentiero CAI 1028_Sentiero Claudia Augusta Altinate
Si risale per vecchi depositi fino a q. 426; poi con una carrareccia che porta in loc. Peroz. La si percorre fino ad una strada bianca, poi si riprende la mulattiera fino ad arrivare ad un piazzale da dove inizia il sentiero. Lasciati i coltivi in loc. Cal Maor e percorsa la Val di Banche s'arriva sotto le pareti strapiombanti di Croda Rossa, che si percorrono sotto con sentiero in salita. Superando a nord il fondo di una valletta a V ed arrivati al capitello di S. Carlo Borromeo si prosegue su una mulattiera più larga fino alla Villa Toti dal Monte. Dopo un'area turistico-ricreativa si scorge a destra il ristorante "Ai Faggi", da dove ha inizio il sentiero che porta a Col de Moi. Da qui si possono vedere la chiesetta di S. Gottardo, ora S. Fermo e S. Rustico, e la vecchia osteria di Praderadego.

sentiero CAI 991 _ Praderadego - Villa Toti - Col De Moi
Il sentiero parte da Villa Toti e giunge in prossimità di alcuni ruderi a q. 969, proseguendo poi in salita superando l'incrocio con un altro sentiero che porta fino alla strada proveniente da Valmareno per Praderadego. Il tracciato principale, facilmente percorribile grazie alla segnaletica, raggiunge una radura nei pressi di una casera diroccata. Si sale di quota fino ad un punto panoramico e ad un incrocio a destra che permette di introdurre il sentiero fino a Malga Guarnieri e Praderadego. Lasciando sulla sinistra una diramazione che porta a Praderadego si arriva alla croce posta sulla cima del Col de Moi.

DATI TECNICI
1028 - Valmareno q. 249 - Val Corin - Val di anche - Croda Rossa - Passo di Praderadego - San Carlo - Villa Toti q. 885; dislivello: 636 m.
991 - Villa Toti q. 885 - Ruderi q. 969 - Col de Moi q. 1358; dislivello: 473 m.
Dislivello totale 1109 m.

APPROFONDIMENTI
1028 - L'itinerario segue quella che gli storici considerano la strada militare romana Claudia Augusta Altinate. Strategica arteria militare che conduceva ai confini settentrionali dell'impero romano, uno dei settori più critici e deboli della difesa dalle mai sottomesse tribù 'barbare' germaniche.
E' così chiamata (da noi moderni) in ricordo dell'imperatore Claudio che, attorno al 46 d.C., potenziò la traccia segnata dalle campagne alpine e contro i Reti, attorno al 15 a.C., dal padre Druso, fecendone un vero e proprio sistema infrastrutturale militare.Partiva da Altinum, la 'Venezia Romana', la più importante città a vocazione soprattutto militare della Decima Regione Romana (Triveneto e Istria, il 'Giardino d'Italia' per definizione di Cicerone), centro di smistamento del grande porto mercantile sull'Adriatico e porta verso i confini nord-orientali dell'impero. Passava per Follina, Praderadego e il castello di Zumelle arrivando a Cesiomaggiore, Feltre (il percorso commerciale della strada avrebbe invece deviato da Soligo, Vidor, Fener, Seren e Feltre) per dirigere in Valsugana, Merano e in Rezia, la regione centrale dell'area germanica danubiana e bavarese (i legionari percorrevano dai 40 agli 80 chilometri al giorno).Lungo tutto il tragitto vennero edificati castelli, torri, ponti e città, che sopravissero alla caduta dell'impero e furono, sia pure a tratti isolati, infrastrutture vitali dell'economia medioevale.
Sul versante opposto della valle sono stati individuati un insediamento tardo romano-altomedievale, la torre di S. Gallo e la tomba romana a Case Volpera con tracce di monete dell'imperatore Commodo ed il basamento del castello di Zumelle di età tardo romana.
991 - I rimboschimenti di abete rosso hanno occupato vaste aree un tempo dedicate all'alpeggio, che veniva effettuato da giugno a settembre. Il faggio serviva per ricavare del buon carbone. La forte pendenza dei versanti verso sud, il forte vento e l'escursione termica non facilitano la crescita della vegetazione arborea. Tuttavia ogni singolo pezzo di terra veniva falciato per ricavare foraggio destinato al bestiame per l'inverno. La "cavaeta" era il punto di partenza della teleferica che portava a valle il fieno prima dell'inizio dei mesi freddi.

PAESAGGIO NATURALE
1028 - Da Valmareno fino al piazzale dove si abbandona la strada bianca s'incontrano nuclei di castagneti da frutto, carpino nero, genzianella di Koch e Cneoro (Fior de S. Daniel). Più in alto faggio e abete rosso con sottobosco di ciclamino e fior di stecco. A Praderadego sono presenti il croco, il narciso ed il botton d'oro. Tra la fauna: gallo forcello, coturnice, ghiro, volpe, capriolo, scoiattolo e poiana. Suggestivi monoliti che formano paesaggi simili a quelli delle "città di roccia": uno di questi è il "Caregon del Diaul" in loc. Croca Rossa. La leggenda vuole che lì sedesse il diavolo in attesa di qualche anima del purgatorio.
991 - Lungo il sentiero ci sono numerosi siti panoramici tra cui il migliore è costituito dal Col de Moi. A 50 m dalla vetta si apre una cavità profonda 54 m formata da due pozzi sovrapposti. Rimboschimenti artificiali costituiti da abete bianco, acero montano, pino silvestre, pioppo tremolo, farinaccio, larice e pino mugo. La presenza della specie erbacea scopina ci dimostra la natura calcarea nel suolo. Tra la fauna minore caprioli, coturnici, picchi e qualche gallo forcello.

come arrivare:
Valmareno è una piccola frazione a nord di Follina. che si raggiunge:
- da Vittorio Veneto (A27) si prende la strada per Revine, Valdobbiadene. La si percorre fino poco dopo Cison di Valmarino dove si gira a dx per via Colombera;
- da Valdobbiadene si prende la strada per Revine, Vittorio Veneto e, superata Follina, si gira a sx per via Cal di Mezzo

presenza d’acqua:
Al passo Praderadego ci sono case fra cui un rifugio alpino del comune di Follina (che però dovrebbe essere chiuso) e due osterie di cui una si chiama 'da Nani Vin e Pit' (dicono si mangi bene).
Quindi al passo c’è la possibilità di rifornirsi d’acqua e altro.

cartografia:
ZANETTI 1:30.000, foglio 4, Valdobbiadene

link:

ulteriori dettagli e info

sentiero 1028
sentiero 991
praderadego

5 commenti:

krom ha detto...

complimenti per i dettagli tecnici/storici/geografici... hai trovato un nuovo lavoro: la guida trail! :)

emme ha detto...

ovviamente è tutto copiato.
ritengo però salvaguardata la paternità intellettuale di chi ha scritto con i link alle pagine originali.

comunque sì, la guida trail può essere un lavoro. :)
per ora mia moglie fa la guida (selenafavotto.splider.com) e io corro, chissà...

Anonimo ha detto...

Ciao emme,
dalla cima, invece di ridiscendere verso Sud, puoi scendere subito verso Ovest e ritrovarti poi a cas. Guarnieri.
Ho revisionato anche la roadmap. Spero che la memoria non mi abbia tradito nel contare gli attraversamenti dei tornanti...
GioCAI

Anonimo ha detto...

Ottimo lavoro Emme!
Gio

Anonimo ha detto...

Puoi stampare un paio di copie in più per quelli di Valmareno? Grazie.
Gio