lunedì 31 marzo 2008

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla TCE ...

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla TCE * ma non avete mai osato chiedere

(Everything You Always Wanted to Know About TCE * But Were Afraid to Ask)



da qualche tempo mi sono fatto promotore di questa bellissima corsa, la Traversata dei Colli Euganei, che sintetizzo con l'acronimo TCE. il mio proselitismo è talmente sfacciato che c'è chi come l'amico Mudanda l'ha ribattezzata TCEmme, e TCEmme sono diventato pure io, insomma siamo diventati una cosa sola. ma veniamo al dunque e al perché di questo post. di seguito darò indicazioni e informazioni pratiche a chi voglia partecipare alla corsa per la prima volta. o magari di invogliare a parteciparvi anche qualche indeciso. di domande in effetti in questi giorni me ne sono state rivolte parecchie. il vero runner in effetti vince qualsiasi forma di pudore quando si tratta di avere informazioni sulle corse!!!

ISCRIZIONI - ci si può iscrivere in anticipo come indicato nel volantino [LINK], ma anche la mattina stessa della corsa. c'è un leggero sovrapprezzo (10 euro anziché 8). e magari un po' di coda al tavolino delle iscrizioni. ma per questo basta arrivare qualche minuto prima. consiglio mio: intorno alle 7.

COME ARRIVARE – da Padova Ovest LINK da Padova Est LINK da Grisignano di Zocco LINK da Padova Sud LINK da Terme Euganee LINK

DOVE ALLOGGIARE - la soluzione più economica potrebbe essere l'ostello LINK ; - agriturismi e B&B: LINK, lungo la prima salita (rispettivamente a 15’-20’ dalla partenza, di corsa) in posizione isolata, immersi nel verde ma lontani dai servizi: terrebianche , terrerosse ; alberghi: - a Treponti di Teolo, Hotel Delfino Via Euganea, 3 Villa di Teolo 049-9900495, che dista circa 2 km d'auto dalla partenza (solo strada! niente marciapiedi o sentieri)- a teolo, Hotel Alla Posta 20, Via Roma 0499925877, 2 km d’auto, ma a meno di 10’ a piedi per sentiero (stradina sterrata)- sempre a teolo, Hotel Villa Mater Gratie Via Chiesa,27 Teolo 049-9925058 - villa lussana villalussana - a Teolo, ma verso Castelnuovo roccapendice pettorale e cartellino - all'iscrizione viene consegnato un pettorale col numero, di quelli da attaccare davanti alla maglietta con le spille da balia. non mi ricordo se danno anche le spille, nel dubbio è meglio portarsele con sé. insieme al pettorale va appeso anche un cartellino (di cartoncino) per la punzonatura e i controlli lungo il percorso. questo va tenuto dentro la bustina di plastica, così come viene consegnato (così non si rovina con il sudore o eventualmente con la pioggia). tanto per i controlli usano delle obliteratrici tipo ferroviere che fa il buco tanto al cartellino anche attraverso la busta.

ABBIGLIAMENTO – di solito fa caldo. quindi calzoncini e maglietta o addirittura canottiera. va tenuto presente che l’ultimo tratto viene affrontato intorno alle ore 12–13, insomma se c’è il sole come l’anno scorso... 25°!!!

SCARPE – il tracciato è in prevalenza sterrato. ci sono circa 3-4 km di asfalto, il resto sono stradine e sentieri. i sentieri sono anche molto “nervosi” con molte curve, continui cambi di pendenza, massi e boccette. sono tecnici. però il fondo è quello tipico dei colli e delle prealpi: terra, ghiaia, sassi radi. non un fondo quindi, come quello dolomitico, che ti massacra i piedi. si può tranquillamente correre con scarpe da strada. chi preferisce può usare quelle da trail.

ATTREZZATURA – oltre a quanto detto io non mi porto nient’altro. niente zaini, né borracce. niente di niente. credo che anche i bastoncini non siano utili a parte forse nell’ultima salita. quella del monte della madonna.

PARTENZA – ore 8. in linea, con pettorale e previa punzonatura del cartellino.

RISTORI – ce ne sono 7, ben forniti di acqua, tè, bibite, a volte degli integratori (ma meglio non contarci) e qualcosa da mangiare (fette biscottate, biscotti, uvette...), più qualche ristoro “volante”: un banchetto minimo con un po’ d’acqua o tè. all’arrivo naturalmente c’è il ristoro finale, di solito con: minestrone e panini (mi ricordo anche le uova sode, ma in passato).




LUNGHEZZA PERCORSO – 42 km. li ho misurati, non con il gps ma sulla carta (al computer) e mi risultano appunto 42! Sul volantino (quello ultimo che hanno stampato) l'organizzazione scrive: "i marciatori che trovassero impegnativo il percorso di km. 42 possono seguire la deviazione opportunamente indicata, percorrendo così km. 21". ALTIMETRIA – 2.000 metri di dislivello positivo dichiarati. non saprei dire se la cifra è attendibile o meno.

DESCRIZIONE – leggi Spirito Trail n.1 (disponibile dal 7 aprile ’08 su http://www.spiritotrail.it/).

DIFFICOLTA' – paragonabile a una ecomaratona tipo cimbri, forse un po’ più impegnativa proprio per la caratteristica del tracciato (tecnico e con continui cambi di pendenza) tempi di percorrenza – l’anno scorso il primo ha impiegato 3h 50’, il 10° 4h 50’. e il 10° ero io che poi ai cimbri sono arrivato 52° con un tempo più o meno uguale (ho fatto il mio esempio solo per dare un’idea, naturalmente!).

SEGNAVIA - il percorso è tracciato e segnato tutto l'anno con il segnavia "1": un triangolo con numero e bordo rossi su campo bianco (vedi immagine qui sopra!), con frecce e tabelle in legno. per l'occasione della corsa viene aggiunta della segnaletica integrativa (nastri) e vi sono delle persone lungo il percorso. comunque in certi tratti bisogna restare un po' d'attenzione e mai perdere di vista il segnavia.

TEMPO MASSIMO - 9 ore. bastano per compierla camminando, ma a buon passo.

CANCELLI - ore 12 località Fontanafredda (ca. 20 km) - ore 14.30 trattoria al Sasso (circa 29 km) CONTROLLI - a sorpresa lungo il percorso viene segnato il passaggio sul cartellino che dovrà poi essere esibito all'arrivo.

INFORMAZIONI - Giovane Montagna 049.8722868 (merc-ven. 18.30-19.30) - Sergio Pasquati 049.8096413 - Adriano Bergamo 348.8131149 - Giuseppe Maurizio 338.2694885

SERVIZI
- parcheggio, spogliatoi, wc, alla partenza;
- ambulanza, all'arrivo. medico, presso Pirio e al Sasso;
- massaggi alla partenza e a metà percorso;
- assistenza tecnica Associazione Radioamatori Italiani, Soccorso Alpino C.A.I., A.N.A., Coop. Sociale "Altri Cieli".
vi aspetto!

domenica 23 marzo 2008

6° TA _ 1,175 km in verticale _ Crespano - cima Grappa _ e l'ovo?



Bisogna proprio essere pazzi a organizzare un Trail Autogestito alla vigilia di Pasqua. Non c’è dubbio. Ed è ancor più da pazzi parteciparvi e immolare alla corsa almeno 7 ore fra viaggi, corsa e ristoro finale.
Mogli incazzate o rassegnate, mogli incinte, figli irrequieti e scalpitanti a casa ad aspettare... E noi lì che ci divertiamo a sudare e a fare fatica.
Roba da matti!?
I muscoli si gonfiano come palloni, pulsano e bruciano, le gambe si piegano e si distendono potenti come leve meccaniche, superando gli enormi massi, gli scalini di roccia, le balze di terra fra le radici affioranti. Le braccia afferrano impazienti i tronchi sottili dei giovani alberi, le mani annaspano cercando equilibrio nei tratti più ripidi e sconnessi.
Una vera scalata questa ‘direttissima’. Almeno finché non si è fuori dal bosco.
Il sole filtra attraverso le nuvole basse e accende la neve di una luce omogenea e pura, senza macchia e senza ombra. Ed è difficile correre rimanendo in equilibrio sul suo manto duro e abbagliante, appena ravvivato da una spolverata di freschissima polvere bianca.
In alto la nebbia, fitta, fittissima. Che se non ci fosse il rifugio a pochi passi sarebbe d’averne paura. Ma a tentoni ci ritroviamo e ci raduniamo, infreddoliti, bagnati, esausti nella sala Cai del rifugio Bassano. C’è tempo e voglia anche per un tè caldo o una barretta energetica. Poi, tutti in gruppo, a onorare la cima della montagna, nonostante la neve che fiocca sottile. Ma non si vede oltre i 10 metri dal naso, peccato, penso in cuor mio. Ma ecco che le nuvole si spostano e lasciano filtrare un sole caldo che rischiara e riscalda. S’intravede l’azzurro del cielo e i cippi che si ergono come sculture dal pendio innevato. L’ombra, ora decisa, disegna le forme e dà rilievo alla superficie scabra della pietra.
Una breve sosta alla cappella della Madonna. Chi si fa il segno di croce, chi ne approfitta per un attimo di raccoglimento. Poi giù verso il monumento al partigiano. E qui è stata emozione vera. La poesia incisa, la stretta fessura scavata nella roccia e la scultura di passione che pare urlare rabbia e dolore, la grotta dove s’è consumato il sacrificio coperta e nascosta da uno spesso cumulo di neve.
Fango e neve rendono la discesa impegnativa. Ci si lancia giù con cautela e brivido fino alla malga da dove ha inizio la discesa finale. Una mulattiera di sassi che scende a tornanti e pendenza costante nel bosco. Nove chilometri per far girare la gambe. Nove chilometri senza tregua. Nove chilometri per godere del silenzio del bosco. Nove chilometri per stare un po’ soli e gustare questo magnifico boccone di libertà, di gioia e soddisfazione.

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Note finali.
Eravamo in 13. Da Bassano, da Cornuda, da Meolo, da Padova, da Venezia (e isole) e addirittura da Bergamo.
Il Terzo tempo (ristoro finale, autogestito) eccezionale anche stavolta. Grazie, in particolare ai veneziani. E mi pare sia stata gradita la ‘sorpresa’, annunciata e neppure tanto segreta, delle uova sode. ‘Ovi duri’ di Pasqua sì, ma personalizzati per questo 6°, encomiabile TA.
Grazie Roby, Mudanda, Duroamorire, Robizam, Tetano, Titanciano, Dartagnan, O’Sandro, Silvia, Teomat+ragazza e papà (di cui, me ne scuso, ma non ricordo il nome).

>>> le foto, l'altimetria e la mappa

A seguire, il resoconto secondo MUDANDA.
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Beh due righe su ieri le scrivo volentieri perché si sta formando un bel gruppetto di persone con le quali mi trovo molto bene....

Sono le 6:30 uno sguardo nella culla dove vedo la pace assoluta e poi apro la porta di casa destinazione "TA km verticale". La apro con un senso di rassegnazione, ho ancora negli occhi le previsioni del tempo della sera prima e nelle orecchie il solito "ma dove c...o vai con quel tempo" di mia moglie....e SORPRESA niente cielo grigio, niente pioggia, anzi un bel sole si affaccia all'orizzonte e penso "baciati dal sole...che culo!". Arrivo a casa di Roby due battute, quattro "ciolte" in attesa di Emme che arriva poco dopo. Chiedo ragguagli sulla salita "..ma saranno 7 km 1000 m D+" penso "beh circa come il Summano....ok ok niente di sovrannaturale". Al parcheggio ci attendono il Teomat, Duro a morire e "I fioi dee barene" privilegiati dalla presenza del mitico Dartagnan. Pronti via e si parte "baciati dal sole"...e subito mi rendo conto qualcuno non me la aveva raccontata giusta sulla salita. L'ascesa è modello "non ti molla mai" da fare in apnea ignorando i segnali di esplosione imminente che ti arrivano da quadricipiti e polpacci. Verso i 1500 m il sole non ci bacia più e veniamo avvolti dalle nuvole. La temperatura si fa più frizzante e la "neve a chiazze" che Roby aveva preannunciato è una questione di interpretazione...cioè se si considera una chiazza delle grandezza di tutta la cima dai 1600 m in su....OK CI SIAMO. Ma "avanti come elefanti" il gruppo si ricompatta al rifugio un thè caldo, 4 battute e via visita trail sotto un leggera nevicata all'ossario e al monumento al partigiano. Foto di rito ed ecco rispuntare il sole. Quindi giù per questa lunghissima discesa, c'è chi la prende di buon passo e c'è chi la fa chiacchierando in prefetto stile TA. Arrivati alle macchine non ci resta che dare inizio alle danze dal terzo tempo con il botto di una bottiglia aperta alla salute di Gioia. Le ultime parole le dedico a Roberto, che questa volta non è riuscito suo malgrado ad essere dei nostri per impegni di lavoro, perché è grazie a persone come lui se noi possiamo muoverci liberi e protetti. Roberto alla prossima!

mercoledì 12 marzo 2008

vico>>>corre

domenica a Susegana il cromosoma agonistico sprizzava da tutti i pori...
tanto che quando Emme-papà parte al via insieme alla massa di podisti, dietro c'è Emme-cucciolo che scatta e inizia a slalomare i bisonti. Emme-mamma non ce la fa a seguirlo (è un po' deboluccia 'sti giorni) e allora vai con gli Emme-nonni alle sue costole.
ebbene il ragazzino (3 anni e mezzo) s'è fatto i primi 2 km d'un fiato. poi è schiattato. e si è rifugiato sulle spalle del nonno. almeno fino a quando ha visto passare Fregona, campione mondiale di corsa in montagna, ovviamente e abbondantemente in testa alla corsa dei 21 km.
Emme-mamma "guarda Ludovico! ecco il primo, vai Lucio!" e il piccolo "no sono arrivato prima io"... che così scende giù e via riparte di corsa fino al traguardo e oltre zigzagando i podisti in sosta, sempre di corsa finché non diventa impossibile procedere. e finalmente si ferma davanti al tavolo del ristoro!!!

martedì 4 marzo 2008

un assaggio di Traversata - con mudanda sui Colli Euganei

gabriele, alias mudanda, è un pazzo scatenato. capace di correre ben più di 100km in una settimana e allenarsi senza tregua per oltre trenta giorni... capace di portare a termine molte fra le più importanti corse trail d'europa fra cui la straordinaria UTMB. ma tutto ciò è ancora niente rispetto a quanto ha in programma per quest'anno... (ne riparleremo!).

domenica scorsa ho avuto il piacere di accompagnarlo a correre lungo un tratto dell'altavia. sentiero di 42 km lungo cui si svolge la TCE (Traversata dei Colli Euganei, il prossimo 13 aprile).

ecco di seguito il suo resoconto.



E' sabato sera. Sono padre da meno di ventiquattro ore e penso che devo subito cominciare a conciliare la mia passione per la corsa con quello che DEVO fare...e io domani DEVO essere in ospedale dalle mie piccole entro le 11:30. Un lampo...Emme un sms due tre....ok 6:20 PD ovest...30 km 1500 m D+ sui suoi colli...levataccia per rispettare gli impegni io ospedale, lui teatro con il suo piccolo. La nebbia ci avvolge ma noi alle 6:50 siamo già sulle gambe in quel di villa di Teolo pochi passi su asfalto qualche sosta "tecnica" e subito sterrato e salita. Giusto il tempo di fare due chiacchiere sui km della settimana e sui dei fiorellini fosforescenti che ricoprono i colli in questa stagione e bye bye Emme....io bisonte alpino arranco goffamente sbuffando sulla salita verso monte Venda...uff quanta fatica...e ammiro Matteo che sale agile, sembra un camoscio e penso che è proprio vero...la salita non è per tutti...ma a me piace soffrire...ogni tanto Matteo torna indietro e mi affianca orgoglioso mi illustra il panorama, mi da indicazioni sul percorso della "sua" TCE...io annuisco il fiato mi serve per sopravvivere. Arrivati alla vetta del primo colle ci fermiamo baciati da uno splendido sole ammiriamo il letto di nebbia che avvolge la pianura...noi invece siamo lì in alto sopra di noi c'è solo il cielo. E poi via per una discesa super tecnica..quasi da sky race...penso a voce alta "per forza che non diventerà mai una eco maratona" Matteo chiede "perché?"...troppo "tenica". La "sgambata" prosegue con un alternarsi di salitelle spaccagambe e discese ripide e brevi dove le gambe le recuperi solo se ti fermi..... chi si ferma è perduto no?....in qualche tratto sono da solo in altri Emme mi affianca "e quelle sono le rovine di.... e quello è un monastero di clausura..."...io penso, non parlo, "Emme ok...passa la borraccia va..." c'è persino il tempo di perdersi..sapete com'è ogni tanto a Emme scatta il cromosoma agonistico...figuratevi se gli passa a fianco uno che gli dice "sai la TCE l'ho vinta io tre anni fa"....non si è nemmeno accorto della biondina che c'era dietro...roba da perdere la stima di Roby in un secondo. Proseguiamo attraverso un castagneto secolare, ci fermiamo in un casolare per un ravit al volo e poi via verso le ultime fatiche, il programma prevedeva la salita al monte della madonna...ma il ritmo mudanda aveva colpito di nuovo, fatti due conti sui tempi abbiamo optato per assaggiare solo metà di quest'ultima asperità della TCE...ed è stato più che sufficiente...le mie gambe avevano detto stop..per cui ultima bevuta alla fontana e giù verso le macchine. Breve terzo tempo e via...11:30 ero dalla mie piccole...e speriamo di avere ancora 20 punti sulla patente. Che dire bel percorso tostissimo roba da trailer, ottimo per la preparazione di un ultratrail. Grazie Emme