lunedì 24 novembre 2008

TA dell’anniversario al Col de Moi... detto e fatto!



Il termometro oscilla fra i 2 e i 3 gradi sotto lo zero per tutto il tragitto, ma quando ci infiliamo nell’abitato di Valmareno guardiamo sbalorditi il display: -5, gulp!
Diamo anche un’occhiata anche all’orologio e constatiamo all’unisono “mi sa che siamo in anticipo”, ma usciti dal dedalo di stradine scure, abbagliati dalla parete bianca della parrocchiale illuminata dal sole, vediamo un brulicare di runners infreddoliti, sul piazzale lastricato del parcheggio.
“Ehi, Roby, ma chi è tutta sta gente?”, scendiamo.
Uno alla volta riconosciamo le facce dei vari Mudanda, Checo, Micetto, i Veneziani..., ma anche con grande sorpresa un bel po’ di facce nuove che, grazie al passa parola ... “sai Roberto da Fregona...”, “Me ne ha parlato Stefano da Vittorio...” sono venuti a provare l’esperienza dei TA, ad un anno esatto dalla loro nascita proprio qui a Valmareno e al
Col de Moi.
Si scatta una foto di gruppo e poi via, a risalire la dolce china della vallata, seguendo le tracce dell’antica strada militare romana Claudia Augusta Altinate. Francesca scatenata tira il gruppetto, saltellando leggera nel manto spesso di foglie secche fruscianti, fra i castagni maestosi, lungo i sentieri antichi scavati dal tempo, al cospetto di suggestivi monoliti che hanno ispirato leggende di diavoli ed anime, ma che ancora oggi sanno emozionare e trasmettere paura o meraviglia.


Si va su a gruppetti più o meno svelti, ma arrivati a Villa Toti ci si aspetta tutti, godendo del tiepido sole e delle piacevoli “ciacole” in compagnia.
Alla ripartenza è la volta di Cesta che tira il gruppo sgranandolo subito come un rosario. Va su che è un vero piacere, così dopo un po’, con la scusa di controllare il gruppo, mi faccio da parte e lo lascio in compagnia di Ivan (reduce dal Campionato Mondiale di 24 ore in Corea, 16°!) e del forte Sergio.
Aspetto Ciano, Marietto, Francesca, Geogeo3 e andiamo su con calma, facendo zigzag dentro e fuori dal bosco, poi su diritti per la massima pendenza, con gradini incavati nel prato, a raggiungere la cima e la suggestiva croce di metallo che la corona.
Firmato il libro di vetta ci deliziamo a guardare le Dolomiti Bellunesi abbondantemente innevate.

Ma poi riscendiamo un po’ a sud, perché il vento fa ghiacciare il sudore sulla pelle e distesi sul prato, baciati dal sole, ci godiamo uno dei più bei momenti vissuti in un anno di TA.
Mi spiace un po’ per gli ultimi a risalire perché li costringiamo ad una rapida foto e poi giù in picchiata per la cresta orientale. Guido io stavolta e vado svelto, ma sento un passo pesante che mi incalza alle spalle. Non serve nemmeno che mi giri perché so già chi è: è quel bisonte instancabile di Gabriele-Mudanda. Come fa? boh!

Raggiunta Forcella Foran un brevissimo stop: indico la via e tranquillizzo i più scettici. “niente paura, è ripida, sì, è tecnica, ma non è pericolosa. l’abbiamo fatta l’anno scorso col bagnato e quest’anno è tutto asciutto sarà una passeggiata”.
Pronti? via! Ci precipitiamo come sassi che rotolano giù per la timida traccia.
Ma, altro che passeggiata! Frr, Frr, Sguisch, Sguisch... Affondiamo piedi e caviglie nel letto di foglie. Così secche, che ci costringono a pattinare, come sul ghiaccio. Non c’è suola, né imprecazione, che tenga.
Io vado cauto per preservarmi il tendine convalescente. Altri rallentano per pura prudenza, ma c’è anche chi impavido raggiunge ritmi elevati, con tanto di balzi e acrobazie spettacolari.
Geogeo3 va giù “a scatti”, proprio così: accelera e, velocissimo, se ne va, ma poi si ferma, si volta e... clic! per il dovere della cronaca.
Ci ricompattiamo un’altra volta all’intersezione della provinciale asfaltata. Da lì abbandoniamo il centro della valle per spostarci sul versante orientale che tagliamo in costa con suggestivi passaggi: piccole gole, sorgenti e ruscelli, boschi ombrosi e soleggiati, pareti rocciose e strapiombanti; fino al Castello di Cison, Castelbrando. Ancora pochi metri di discesa e finalmente siamo giù tra frutteti e prati a riaddentraci nelle strette vie. Ecco la piazza e le nostre auto.
Gran bel giro ragazzi, grazie a tutti! È stato uno splendido anniversario.
Ai TA... mille di questi giorni!
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le FOTO sono una selezione fra quelle scattate da: checo, geogeo3, carlo lamonato.

3 commenti:

CORRO ha detto...

OTTIMO................
COME SEMPRE.

Anonimo ha detto...

se ti dico che aspetto i tuoi racconti come come il TA...quoto Micetto.
Cesta

Unknown ha detto...

bellissimo emme ..che ci vuoi fare sei sempre il numero 1 grandeee